Lo studio

Il professor Massimo Innocenti responsabile del Laboratorio di Elettrochimica Applicata, Dipartimento di Chimica “Ugo Schiff” dell’Università degli Studi di Firenze ha condotto uno studio allo scopo di valutare l’accuratezza e la precisione del sistema per analisi enologiche CDR WineLab®.

Sono stati selezionati 22 campioni di vino di diverse tipologie e sono stati analizzati tramite il sistema CDR WineLab®, testando i principali parametri che è necessario monitorare durante le varie fasi di produzione del vino.

In particolare è stata valutata la correlazione tra i risultati ottenuti con CDR WineLab® e le metodiche ufficiali previste dall’OIV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) sui seguenti parametri:

  • Acido acetico – metodo di riferimento OIV-MA-AS313-04 (HPLC)
  • Acidità totale – metodo di riferimento OIV-MA-AS313-01 R2015 par 5.2 (titolazione potenziometrica)
  • Acido L-Malico – metodo di riferimento OIV-MA-AS313-16 (HPLC)
  • Acido L-Lattico – metodo di riferimento OIV-MA-AS313-16 (HPLC)
  • Alcol – metodo di riferimento OIV MA-AS312-01A R2016 4.B
  • SO2 totale – metodo di riferimento metodo OIV-MA-AS323-04B. Metodo Ripper–Schmitt
  • SO2 libero – metodo di riferimento Ripper–Schmitt senza eseguire l’alcalinizzazione (OIV-MA-AS323-04B)
  • Zuccheri – metodo di riferimento OIV-MA- AS311-03 (HPLC)
  • IPT (Indice Polifenoli Totali) uv a 280 nm – metodo di riferimento OIV-OENO 419D-2015

Per verificare la presenza di una correlazione tra i dati è stato impiegato il coefficiente di correlazione di Pearson (R2).

È stata inoltre valutata la ripetibilità e la riproducibilità di ogni analisi eseguendo 5 test consecutivi su soluzioni di riferimento per 5 giorni diversi.

Le correlazioni dei risultati dei metodi ufficiali e quelli di CDR WineLab®

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Conclusioni

Tutte le analisi testate con la strumentazione CDR WineLab® hanno fornito risultati statisticamente correlati con quelli ottenuti con le metodiche ufficiali.

I limiti di rilevabilità e le riproducibilità delle analisi sono risultati paragonabili o migliori di quelli ottenuti con le metodiche ufficiali.

La metodica di analisi nel caso della strumentazione CDR WineLab® risulta molto semplice: per ognuna delle analisi effettuate l’unica preparazione del campione richiesta è il degassamento (se necessario). In alternativa viene utilizzato il campione tal quale eccetto per l’analisi del grado alcolico dove viene richiesta una diluizione da eseguire con l’apposito kit fornito. Per quanto riguarda l’analisi vera e propria lo strumento risulta molto semplice da utilizzare, non ha bisogno di taratura ed è pronto per essere utilizzato per eseguire la misura. L’operatore è aiutato da dettagliate istruzione visibili sullo schermo touch screen dello strumento, presenti per ogni singola metodica di analisi. Questo permette una facile esecuzione dell’analisi anche da parte di personale non esperto.

Tutto il materiale necessario per eseguire l’analisi è fornito in kit specifici dal produttore.

Con il sistema di analisi CDR WineLab® vi è inoltre un consumo notevolmente ridotto sia di campione che di reagenti rispetto ad alcune delle corrispondenti metodiche ufficiali, ad esempio nell’analisi dell’anidride solforosa libera e totale.

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Scarica la relazione completa “Valutazione della correlazione tra i risultati ottenuti con CDR WineLab® e le metodiche ufficiali”

Prof. Massimo Innocenti, Responsabile del Laboratorio di Elettrochimica Applicata Dipartimento di Chimica “Ugo Schiff” – Università degli studi di Firenze

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